L’annosa questione della pratica della doppia cuffia continua ad essere uno dei tanti problemi irrisolti in questa azienda. Essa si verifica su più servizi, senza avere una chiarezza sul perché, su chi e da chi viene effettuata.
A nostro avviso tale pratica manca di ogni valenza formativa; noi crediamo che venga invece utilizzata in modo tale da mettere sotto pressione i lavoratori. Essa viene fatta anche più volte sullo stesso soggetto in tempi brevi. LA DEFINIZIONE PIU’ CORRETTA DI TALE PRATICA A NOSTRO AVVISO E’ QUELLA DI CONTROLLO INDIVIDUALE.
A dimostrazione del fatto che la valenza formativa non è la finalità principale, bisogna sottolineare che essa non è inserita all’interno di specifici percorsi.
Non vi è peraltro alcun accordo sindacale che la definisca, così come richiederebbe un comportamento trasparente e lineare di un’azienda che vuole realmente dialogare con i propri lavoratori e non solo utilizzare procedure vessatorie ed intimidatorie.
Non vi è alcuna regola, infatti in nessun modo viene calendarizzata o effettuata su tutti con modalità costante e programmata e soprattutto non è parte integrante di un piano di formazione e crescita qualitativa del singolo lavoratore, che sia stato preventivamente discusso e condiviso con le Rsu.
Peraltro la modalità con cui i singoli lavoratori sono “scelti” per essere sottoposti a doppia cuffia a nostro avviso deriva da un controllo a distanza del singolo e dunque con una modalità assolutamente illegale così’ come sancito dallo “Statuto dei lavoratori”.
Vogliamo inoltre ricordare che il cliente/utente che chiama, deve essere sempre informato dell’ascolto di una terza persona
La nostra posizione è dunque quella che abbiamo sempre dichiarato:
il lavoratore deve volontariamente scegliere se sottoporvisi al fine della propria tutela individuale, poiché crediamo che tale pratica possa generare tensione e stress nel lavoratore che già vi è soggetto per un lavoro che svolge spesso mal gestito e con ritmi incessanti.
Tale pratica può essere tollerata solo se discussa e concordata tra le parti e soprattutto se non è fine a se stessa, ma inserita in un piano di formazione professionale più complessivo.
In ultimo vogliamo ricordare che esiste anche un altro tipo di “doppia cuffia” quella definita passiva: è l’operatore che ascolta la gestione della telefonata effettuata da team leader o formatore. Se di formazione parliamo, allora perché non utilizzare questa modalità, peraltro in uso in passato in altri centri Almaviva?
A nostro avviso tale pratica manca di ogni valenza formativa; noi crediamo che venga invece utilizzata in modo tale da mettere sotto pressione i lavoratori. Essa viene fatta anche più volte sullo stesso soggetto in tempi brevi. LA DEFINIZIONE PIU’ CORRETTA DI TALE PRATICA A NOSTRO AVVISO E’ QUELLA DI CONTROLLO INDIVIDUALE.
A dimostrazione del fatto che la valenza formativa non è la finalità principale, bisogna sottolineare che essa non è inserita all’interno di specifici percorsi.
Non vi è peraltro alcun accordo sindacale che la definisca, così come richiederebbe un comportamento trasparente e lineare di un’azienda che vuole realmente dialogare con i propri lavoratori e non solo utilizzare procedure vessatorie ed intimidatorie.
Non vi è alcuna regola, infatti in nessun modo viene calendarizzata o effettuata su tutti con modalità costante e programmata e soprattutto non è parte integrante di un piano di formazione e crescita qualitativa del singolo lavoratore, che sia stato preventivamente discusso e condiviso con le Rsu.
Peraltro la modalità con cui i singoli lavoratori sono “scelti” per essere sottoposti a doppia cuffia a nostro avviso deriva da un controllo a distanza del singolo e dunque con una modalità assolutamente illegale così’ come sancito dallo “Statuto dei lavoratori”.
Vogliamo inoltre ricordare che il cliente/utente che chiama, deve essere sempre informato dell’ascolto di una terza persona
La nostra posizione è dunque quella che abbiamo sempre dichiarato:
il lavoratore deve volontariamente scegliere se sottoporvisi al fine della propria tutela individuale, poiché crediamo che tale pratica possa generare tensione e stress nel lavoratore che già vi è soggetto per un lavoro che svolge spesso mal gestito e con ritmi incessanti.
Tale pratica può essere tollerata solo se discussa e concordata tra le parti e soprattutto se non è fine a se stessa, ma inserita in un piano di formazione professionale più complessivo.
In ultimo vogliamo ricordare che esiste anche un altro tipo di “doppia cuffia” quella definita passiva: è l’operatore che ascolta la gestione della telefonata effettuata da team leader o formatore. Se di formazione parliamo, allora perché non utilizzare questa modalità, peraltro in uso in passato in altri centri Almaviva?
Roma 24/06/2008
Rsu Slc Cgil Atesia/Almaviva C.
Rsu Slc Cgil Atesia/Almaviva C.
9 commenti:
Ancora a fare comunicati sui controlli individuali! Mamma mia che tristezza...
Ma preoccupatevi di cose più serie...
Ora qualche neo rsu risponderà che anche questo fa parte del lavoro del sindacato oppure interverrà il solito Alessio De Luca che ormai sembra essere il porta voce dell'intera rappresentanza sindacale Atesia e Almaviva infatti nelle assemblee parla solo lui e in questo blog a quanto si può vedere gli ultimi interventi, per placare l'ira dei lavoratori furibondi per un accordo inutile e discriminatorio, sono solo i suoi.
Care rsu nuove e vecchie che tristi che siete.
Finalmente qualcosa di serio e utile per i lavoratori che sono spesso vessati dagli Ats. La doppia cuffia è un cappio al collo dei lavoratori ed una corretta informazione aiuta a toglierci qualche ricatto.
E' vero la doppia cuffia è solo su base volontaria, però c'è il rischio che possa trasformarsi in un'arma a doppio taglio.
Oggi io dico no all'Ats che vuole stare i doppia cuffia, domani lui mi rifiuta le richieste di Rol o ferie.
Anche utilizzare Cia durante l' orario lavorativo è un nostro diritto, però appena proviamo a stampare la nostra buga paga in un momento diverso dai famosi 15 minuti di pausa veniamo puntualmente cazziati!!!!!
VORREI RISPONDERE ALL'ANONIMO DEL 26/6/08 CHE TROVA COSI TRISTE IL COMUNICATO RSU RIGUARDANTE I CONTROLLI INDIVIDUALI E CHE PERO'OMETTE DI ELENCARE LE COSE PIU' SERIE....CE LE DICA NOI SIAMO QUI AD ASPETTARE ANCHE SE SIAMO UN PO' PESSIMISTI...SALUTI CARI.
caro anonimo che scrivi "l'ira dei lavoratori furibondi per un accordo inutile e discriminatorio" anche io come te preferisco rimanere nell'anonimato, dire la mia e tornare nel buio. Domani potrò riscrivere fingendomi un altro e moltiplicando le fila di un esercito immaginario. Perchè quello che conta è la realtà di chi ha votato alle elezioni rsu e alle assemblee. A meno che qualcuno in maniera trasparente non sia in grado di raccogliere un numero consistente di firme a sostegno delle sue idee....
Un lavoratore che ha votato cgil alle elezioni e si all'ipotesi di accordo (tutti sono a capaci a chiedere la luna....)
Sono solo un lavoratore come spero anche l'anonimo che sa solo criticare la rsu vedi 26/6/08 lo so per lui e'una giornataccia,ma voglio confortarlo sul fatto che noi lavoratori non siamo affatto furibondi pero'dispiace sentirlo parlare cosi'da piccolo imprenditore...vero?
Vorrei rispondere al commento che critica il comunicato fatto da noi rsu cgil sulla doppia cuffia. E' vero la questione sui controlli individuali non è argomento nuovo, abbiamo piu' volte scritto su questo e sempre discutiamo con l'azienda, anche animosamente, per cercare di trovare una soluzione ad una pratica che reputiamo vessatoria e che viola i diritti di tutti noi. Mi spiace che si reputi triste e privo di senso difendere i diritti dei lavoratori,sanciti prima di tutto nello Statuto dei lavoratori, perche questo vuol dire che anni di lotta fatta da tutti coloro che prima di noi si sono trovati a conquistarsi pezzo per pezzo la dignità e il rispetto per un lavoro migliore, vengono di conseguenza considerati nulla. Se difendere tali diritti, se combattere per riconquistare e mantenere una dignità sul posto di lavoro vuol dire essere tristi, bhe' allora noi lo siamo e continueremo ad esserlo. Ci sono problemi più seri della propria dignità, del proprio rispetto, dell'amor proprio e della difesa delle regole sancite per legge? Un ultima battuta infine sul fatto che sempre Alessio parla per noi... ma se a noi rsu non da' fastidio, se concordiamo una linea comune, perche' darebbe cosi' fastidio ad altri? Le rsu cgil parlano e anche molto, lo fanno tra i lavoratori ogni giorno, ogni volta che rispondono ad una richiesta, ogni volta che cercano di trovare una soluzione ad un problema di un collega, lo fanno con i comunicati, lo fanno con questo blog, lo fanno con gli opuscoli sugli istituti contrattuali e con tutti i mezzi necessari e possibili, bisogna solo avere buone orecchie per ascoltare.
barbara cosimi rsu slc cgil
a ridicoliiiiii!
sono 7 anni che in cos mi rifiuto di farmi fare la doppia cuffia e nessuno mi ha mai negato rol e ferie...gli ats atesia hanno questo potere perchè voi operatori glielo date...ancora siete succubi di quei 4 dementi che una volta usavano il loro piccolo potere per ricattare il mancato rinnovo del contratto ora lo fanno con i rol... ma gli operatori non sono cambiati, ancora fanno i pecoroni e prendono per oro colato quello che gli ats dicono! SVEGLIATEVI! quante volte ho sentito ats che dicevano "no tu e lui vicini non vi ci voglio perchè sennò chiacchierate" e le pecore si spostavano di postazione...che tristezza!
delusacos
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