PERCHE’ QUESTO E’ UN BUON ACCORDO
Richiedono sempre più qualità poiché non possono piu’ abbassare le tariffe agli outsourcing (come Almaviva), minacciando di togliere il volume di traffico se tale livello di qualità non si raggiunge.
Le Aziende in outsourcing recuperano la tanto anelata qualità facendo ricadere sui lavoratori questo processo, applicando sistemi di controllo vessatori. Da qui il proliferare di accordi sulla qualità che prevedono registrazioni, ascolto da remoto, mistery call e tanto altro ancora senza alcun cenno alla formazione.
Noi abbiamo invece preteso che la qualità venga raggiunta solo ed esclusivamente con una formazione data e riconosciuta al lavoratore. Accogliendo le giuste richieste che sempre in assemblea abbiamo registrato da parte dei colleghi, abbiamo messo alle strette l’Azienda non cedendo ad un accordo che fosse penalizzante per i lavoratori, ma che desse loro gli strumenti per lavorare bene e serenamente, per produrre qualità attraverso un percorso formativo serio e condiviso e attraverso un investimento anche economico. Crediamo infatti che la formazione sia la base per ogni tipo di lavoro, sia per quanto riguarda la qualità erogata, sia per la giusta professionalizzazione dei lavoratori. Formazione vuol dire avere un monte ore da spendere in corsi di aggiornamento, di approfondimento (su comune di Roma sono iniziati corsi in lingua inglese), avere la giusta attenzione da parte dell’azienda e rivendicare un miglior clima lavorativo.
L’affiancamento attivo e passivo è una occasione di condivisione tra operatore e tl per il lavoro che si sta svolgendo e non è costruito in maniera tale da essere punitivo. Nell’ipotesi di accordo viene pianificato in maniera che nessuno possa utilizzare lo strumento della doppia cuffia per “punire” o mobbizzare un operatore, peraltro spesso si fa già ora la doppia cuffia senza controllo e senza che l’operatore possa dire la sua. Questo tipo di “confronto” non è pensato come una valutazione ma come uno scambio di procedure ottimali per la gestione della chiamata. Da ora non sarà più possibile che qualcuno si metta in doppia cuffia a suo piacimento. E sarà possibile per l’operatore poter dare la propria opinione sull’affiancamento eseguito.
Nell’ipotesi di accordo si sancisce che i dati di recall possono essere visualizzati solo ed esclusivamente da un quality specialist che firmerà una lettera per il trattamento dei dati personali per la quale non rivelare a nessuno tali dati (né Tl né Bm). Ciò farà si che la prassi attuale, cioè quella che consente a chiunque di vedere all’insaputa dell’operatore tali dati, non potrà essere più adottata. In ogni caso, l’ipotesi di accordo sancisce che i dati di recall non possono esser usati né al fine punitivo né per quanto riguarda schede di valutazione.
Si prevede un aumento della percentuale di ROL fruibili giornalmente, dal 10 al 15%. Ciò significa che il dipendente può richiedere un permesso a prescindere, sia dalla quantità maturata mensilmente che dalle condizioni operative. La proposta avanzata dai Cobas, e giustamente bocciata, prevedeva l’erogazione giornaliera del 50% di ROl, senza tenere però in considerazione che un lavoratore PT4 ore, matura 4 ore medie mensili, e che la percentuale del 50% dava la possibilità di utilizzare mensilmente solo 2 ore.
Questa ipotesi di accordo ha visto, forse per la prima volta, compatte e unite le Rsu (alcune delle quali sono applicate sul servizio Tim 119 e che saranno coinvolte in prima persona in questo processo a differenza di quanto afferma falsamente qualcuno) infatti 25 Rsu su 30 hanno contribuito a costruire nel miglior modo possibile tale ipotesi.
Probabilmente chi non ha contribuito vuole solo una visibilità attraverso facili proclami populisti e inconsistenti finalizzati ad ottenere facili consensi senza assumersi la responsabilità di alcuna scelta.
Noi Rsu vogliamo salvaguardare
la buona occupazione, il salario, l’aumento delle ore, i livelli, il pagamento degli istituti contrattuali
Per noi l’obiettivo principale è quello di difendere i lavoratori e il nostro posto di lavoro nei diritti e nel salario.