sabato 19 giugno 2010

Perchè si cerca di modificare l'art 41 della Costituzione?



COSTITUZIONE ITALIANA
ART.41:

L’INIZIATIVA ECONOMICA PRIVATA E’ LIBERA
NON PUO SVOLGERSI IN CONTRASTO CON L’UTILITA’ SOCIALE O IN MODO DA RECARE DANNO ALLA SICUREZZA, ALLA LIBERTA’, ALLA DIGNITA’ UMANA.
LA LEGGE DETERMINA I PROGRAMMI E I CONTROLLI OPPORTUNI PERCHE’ L’ATTIVITA’ ECONOMICA PUBBLICA E PRIVATA, POSSA ESSERE INDIRIZZATA E COORDINATA A FINI SOCIALI.

Questo è l’articolo della costituzione che il governo vorrebbe cambiare.
Perché cosa c’è di sbagliato o limitativo in quest’articolo costituzionale?
L’impegno, già molto virtuale che l’attività economica sia coordinata a fini sociali?
Oppure è un ostacolo, la sicurezza, la libertà e la dignità umana?
Perché è richiesta la modifica di quest’articolo, proprio in contemporanea con l’accordo FIAT allo stabilimento di Pomigliano?
Perché nell’accordo di Pomigliano non c’è soltanto l’aumento dei turni di lavoro o, lo straordinario obbligatorio, ma come onestamente dichiara Sacconi, l’elemento centrale è che, sia il contratto nazionale, che lo Statuti dei Lavoratori diventano “ derogabili” cioè aleatori, ma solo per i lavoratori, mentre per i padroni è assicurata l’intangibilità delle leggi e degli accordi!
L’articolo 41 deve essere riformato per eliminare ogni riferimento alla sicurezza e alla libertà umana, o comunque rendere la dignità dei lavoratori, un dato subordinato alla logica del profitto.
Tremonti dichiara che l’art 41 è un vecchio rimasuglio della lotta di classe, ma tutta la costituzione ha resistito sessant’anni, senza impedire ai padroni di arricchirsi con il nostro lavoro.
La CONFINDUSTRIA ha sempre fatto la lotta di classe, ora la lotta non basta più, hanno dichiarato la guerra nei confronti dei lavoratori, e ogni vincolo giuridico che possa essere usato per difendere la dignità del lavoro deve essere neutralizzato.
Per questo vogliono modificare l’art.41, per questo stravolgeranno lo Statuto dei Lavoratori.
Fermiamoli finché siamo in tempo. Non facciamoci cancellare 100 anni di conoscenze, di lotte e di orgoglio.


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