I provvedimenti varati dal governo avranno un impatto assai negativo sui servizi socio-sanitari.
Non è solo il sindacato a denunciarlo. Proprio in queste ore tutti i presidenti delle Regioni affermano che la manovra finanziaria decisa dal governo rischia di mettere in ginocchio il Servizio Sanitario Nazionale. C’è innanzitutto la questione del ticket di € 10 sulle visite e gli esami specialistici. Il Ministro Tremonti vuole scaricare sulle Regioni e sui cittadini l’onere di recuperare le risorse necessarie a cancellare quel ticket. Da parte nostra ribadiamo ciò che da sempre sosteniamo: il ticket è iniquo e va cancellato. La copertura finanziaria per cancellarlo era già un impegno a carico dello Stato in coerenza con il “Patto per la salute”. Per il governo, poi, l’accesso al finanziamento integrativo per gli anni 2010 e 2011 per quelle Regioni che dovessero sforare i tetti di bilancio è condizionato ai tagli delle spese per il personale e al pagamento di eventuali ticket da parte dei cittadini, anche quelli attualmente esenti! A pagare, insomma, devono essere i lavoratori, i cittadini e le Regioni.
La manovra finanziaria, inoltre, prevede per gli anni 2010 e 2011 tagli alla sanità che possono arrivare fino a 9 miliardi di euro. È evidente che con tali scelte, se dovessero essere confermate, renderebbero impossibile per tutte le Regioni, anche quelle storicamente più virtuose, programmare una efficace rete di servizi socio-sanitari di qualità. Il governo sceglie così la strada del conflitto istituzionale con le Regioni e gli enti locali e colpisce attraverso i tagli uno dei servizi essenziali per i cittadini.
Non faremo mancare il nostro impegno e la nostra iniziativa per contrastare queste scelte.
Non è solo il sindacato a denunciarlo. Proprio in queste ore tutti i presidenti delle Regioni affermano che la manovra finanziaria decisa dal governo rischia di mettere in ginocchio il Servizio Sanitario Nazionale. C’è innanzitutto la questione del ticket di € 10 sulle visite e gli esami specialistici. Il Ministro Tremonti vuole scaricare sulle Regioni e sui cittadini l’onere di recuperare le risorse necessarie a cancellare quel ticket. Da parte nostra ribadiamo ciò che da sempre sosteniamo: il ticket è iniquo e va cancellato. La copertura finanziaria per cancellarlo era già un impegno a carico dello Stato in coerenza con il “Patto per la salute”. Per il governo, poi, l’accesso al finanziamento integrativo per gli anni 2010 e 2011 per quelle Regioni che dovessero sforare i tetti di bilancio è condizionato ai tagli delle spese per il personale e al pagamento di eventuali ticket da parte dei cittadini, anche quelli attualmente esenti! A pagare, insomma, devono essere i lavoratori, i cittadini e le Regioni.
La manovra finanziaria, inoltre, prevede per gli anni 2010 e 2011 tagli alla sanità che possono arrivare fino a 9 miliardi di euro. È evidente che con tali scelte, se dovessero essere confermate, renderebbero impossibile per tutte le Regioni, anche quelle storicamente più virtuose, programmare una efficace rete di servizi socio-sanitari di qualità. Il governo sceglie così la strada del conflitto istituzionale con le Regioni e gli enti locali e colpisce attraverso i tagli uno dei servizi essenziali per i cittadini.
Non faremo mancare il nostro impegno e la nostra iniziativa per contrastare queste scelte.
Roma, 16 Luglio 2008
Morena Piccinini
Morena Piccinini
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