giovedì 17 luglio 2008

Verso la prima manifestazione nazionale dei lavoratori dei call center

Il settore dei call center ha conosciuto in questi anni una profonda evoluzione, con migliaia di lavoratori stabilizzati e con un impegno congiunto dei Sindacati e delle Istituzioni (Ministero del Lavoro, Servizi Ispettivi, Inps, Inail) per contrastare il ricorso al lavoro precario e irregolare.
Questo impegno ha portato anche i principali committenti – soprattutto sull’inbound – ad assegnare nuove commesse tenendo conto del nuovo costo del lavoro e del tentativo di scommettere sulla qualità dei servizi.
Purtroppo molto rimane ancora da fare!
Vi sono decine di call center che – ricorrendo al lavoro a progetto, nonostante anche le circolari del Ministero del Lavoro – continuano ad alimentare fenomeni di dumping, generando lavoro precario e mal pagato.
Tutto ciò avviene a danno delle imprese che hanno stabilizzato e che più vogliono investire sulla qualità.
Tutto ciò avviene a danno degli oltre 24 mila lavoratori stabilizzati e di tutti i lavoratori delle aziende di TLC.
Occorre rafforzare ulteriormente l’azione ispettiva, in particolare verso quelle imprese che lavorano sull’outbound, per verificare il rispetto della circolare n. 8/08 del Ministero del Lavoro.
Occorre che i committenti sottoscrivano una vera e propria “Carta della Responsabilità”, impegnandosi a non praticare gare al massimo ribasso ed in ogni caso ad assegnare attività solo a chi ha lavoratori subordinati e rispetta le norme del CCNL e della 626/94 (legge sulla salute e sicurezza.
Occorre attivare nuovamente il Tavolo nazionale sui Call Center presso il Ministero del Lavoro, anche per sapere che fine hanno fatto gli oltre 8 mila verbali frutto dell’attività ispettiva fino intrapresa (verbali che registravano altrettanti contratti a progetto illegittimi e quindi da trasformare in contratti subordinati).
Occorre introdurre nel settore delle TLC clausole sociali innovative a garanzia dei lavoratori nei casi di cambi di appalto.
Per la difesa dell’occupazione dei lavoratori a tempo indeterminato. Per stabilizzare gli oltre 30 mila lavoratori con contratto a progetto (la maggioranza dei quali andrebbero trasformati in contratti subordinati). Per una crescita del settore basata sulla qualità e nuovi servizi e non sulla sola competizione su salari e diritti. Per una più efficace lotta al lavoro irregolare e per una maggiore responsabilità dei committenti.
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL invitano tutti i lavoratori dei call center alla massima mobilitazione, con assemblee e attivi unitari in tutte le aziende e – dove possibile – anche con iniziative pubbliche coinvolgendo istituzioni locali e le Confederazioni, in preparazione di una grande manifestazione nazionale da tenersi il 19 settembre prossimo a Roma.

Roma 7 luglio 2008
LE SEGRETERIE NAZIONALI DI SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

1 commento:

Anonimo ha detto...

Da oggi i Canvass-vol per il 119 sono stati sospesi. Una possibilità di guadagno extra tolta agli operatori.
Cosa si sa in merito a questa sospensione? qual'è il motivo?
La TIM o Almaviva scarseggia economicamente? dobbiamo preoccuparci perchè è un cattivo presagio per il futuro?
Chi sa parli ci dica qualcosa?