mercoledì 23 aprile 2008

MORTI BIANCHE, ANCORA SEI VITTIME

"Cinque morti sul lavoro in un giorno sono davvero tanti. Eppure sono dentro la statistica! Forse molti ignorano che la statistica che parla di una media di quattro morti al giorni per infortunio sul lavoro è comunque sottostimata. Mancano quei lavoratori, non solo immigrati, che non sono registrati come tali, mancano quegli altri lavoratori che sono rimasti vittime di incidenti stradali perché stanchi e affaticati dalla guida o dal lavoro precedente. E muoiono anche altri lavoratori, vittime di esposizione ad agenti cancerogeni e tossici che quasi mai o a grande fatica riescono a dimostrare che la causa della loro morte è il lavoro" (continua..)
Autore: Fulvio Aurora - fonte: http://www.medicinademocratica.org

Quest’articolo è del 2000…ma potrebbe essere scritto oggi perché anche ieri ci sono stati 6 morti sul lavoro. Di seguito un articolo del 18.01.08

"La strage continua. Ancora morti per la società del profitto.
Questa mattina a Porto Marghera due lavoratori che stavano operando all’interno della stiva di una nave per caricare soia presso le banchine delle società CIA sono morti soffocati.
Le stive non erano state areate a sufficienza. Forse qualcuno aveva fretta di caricare ... si sono omesse delle procedure ... perchè il tempo è denaro. Quante centinaia di lavoratori dovranno ancora morire in questo modo stupido ed assurdo? Dobbiamo continuare a subire una società ed un modello di sviluppo dove tutto è sacrificabile in nome del profitto e dell’arricchimento di pochi? I responsabili verranno perseguiti e puniti davvero? Ma quanti hanno omesso di svolgere il loro ruolo di controllo e prevenzione?" (continua….)
Autore: Luciano Mazzolin – fonte: http://www.medicinademocratica.org

Qualcosa è cambiato a livello normativo; il 3 agosto 2007 è stato approvata la legge 123 “Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto della normativa in materia” ma solo con il clamore suscitato “dall'incidente” alla Thyssenkrupp di Torino e dallo stillicidio di vittime che ogni giorno si aggiungono a quanti hanno perso la vita sul lavoro o si sono gravemente infortunati si è riusciti a far approvare alcuni decreti attuativi della legge 123. Il Consiglio dei Ministri di martedì 1 aprile 2008, ha infatti approvato in via definitiva il decreto legislativo in tema di Salute e Sicurezza sul Lavoro (il cosiddetto "Testo Unico"). Ma tutto ciò non basta come dimostra purtroppo la cronaca tragica di tutti i giorni; anzi con la vittoria del centro-destra alle elezioni e l’enfasi posta in campagna elettorale solo sulla sicurezza nelle città e non sui posti di lavoro c’è il concreto rischio dell’approvazione di una controriforma della normativa in materia di sicurezza, della sua disapplicazione e dell’alleggerimento dei controlli. Per noi invece è inaccettabile la monetizzazione del rischio; pertanto chiediamo che:

  • la normativa sia migliorata (non peggiorata) e applicata in maniera rigorosa,
  • la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori sia una priorità in questo paese

Affinchè

nessuno non torni più a casa dal lavoro,

nessuno sia mutilato o menomato dal lavoro,

nessuno si ammali ancora di lavoro.

Obiettivo: morti, incidenti, malati di lavoro zero

Per approfondimenti sulla normativa in vigore: http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/PrimoPiano/20071221_Sicurezza.htm
http://www.amblav.it/testounico.asp

(a cura di marcello)

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